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CONNESSI PRIMA DELLA DIFFUSIONE DI INTERNET
La mia esperienza telematica pioneristica
come "point" PNet e Fidonet.
Siamo tutti abituati a utilizzare Internet ovunque e in ogni momento. Ce l'abbiamo a portata di mano sui nostri smartphone, disponibile con un semplice tocco. Ma quanti - bastano quarant’anni di esperienza nell'informatica - , ricordano la telematica pionieristica? Le prime connessioni e scambi di comunicazioni tramite apparecchi costosi: i modem dell'epoca, dalle velocità di trasmissione limitate e con telefonate interurbane così care da far rabbrividire all'arrivo di ogni bolletta.
Negli anni '80 e '90, il mondo digitale non era ancora esploso come oggi, ma per gli appassionati di informatica, quel periodo aveva qualcosa di magico: era l'era delle BBS, le Bulletin Board Systems, dove la telematica amatoriale creava nuovi spazi virtuali di incontro. Quel suono gracchiante del modem segnava il passaggio dal mondo reale a quello digitale. Una volta collegati, ci si trovava in un universo di messaggi, scambi di file, giochi testuali e chat.
Le BBS locali, gestite da appassionati chiamati "sysop" (system operator), erano piccole comunità dove le persone si scambiavano informazioni, consigli e, soprattutto, stringevano amicizie. A queste si aggiungevano network nazionali e internazionali come PNet e Fidonet, dove la distanza geografica si annullava, permettendo a chiunque di parlare con persone dall'altra parte del mondo. Allora, ogni messaggio che appariva sullo schermo aveva il fascino di connettere qualcuno a chilometri di distanza e questo era impagabile.
Ma come funzionavano queste reti di comunicazione globale?
Durante la notte, i nodi della rete (le BBS) si scambiavano pacchetti di messaggi, e i point, gli utenti, si collegavano al nodo più vicino per caricare i propri messaggi e scaricare quelli nuovi, sincronizzando così l'intera rete. Questo sistema permetteva di contenere i costi: un nodo nel proprio prefisso teleselettivo consentiva una sincronizzazione a tariffe "ragionevoli", e BBS non troppo lontane facilitavano l'interscambio di messaggi, documenti e file provenienti da tutto il mondo.
Si discuteva di informatica, di vita quotidiana, di interessi comuni, e spesso queste conversazioni si trasformavano in vere amicizie. Ogni messaggio inviato tramite PNet o Fidonet poteva impiegare giorni per raggiungere il destinatario.
Si parlava, si rideva, e, in molti casi, pian piano, nonostante la distanza, si creava una sorta di intimità.
Le persone, spesso nascoste dietro pseudonimi, rivelavano parti di sé, aprendo le porte a conversazioni sempre più profonde. Queste intimità non rimasero solo agli schermi. Tra una conversazione e l'altra, i più intraprendenti cominciarono a incontrarsi di persona, spesso dovendo affrontare veri viaggi. La voglia di dare un volto a quelle parole scritte e condividere un momento reale, come una cena o una pizza, fu irresistibile. Incontrarsi dal vivo rese quei legami virtuali concreti e tangibili.
Quegli incontri, organizzati a volte dopo mesi o persino anni di scambi telematici, erano carichi di emozione. Si parlava, si rideva e si creavano ricordi che avrebbero unito per anni a venire. Alcuni di quei legami diventarono profondi, trasformandosi in solide amicizie e, in certi casi, anche in rapporti sentimentali.
Questo fu il vero fascino della telematica amatoriale: non si trattò di sola tecnologia, ma di umanità. Era il desiderio di connettersi, di conoscere persone, di superare barriere geografiche e, in un certo senso, anche emotive. Anche se oggi viviamo in un mondo iperconnesso, quell'epoca ha lasciato una traccia indelebile nelle vite di chi l'ha vissuta. Il ricordo di quelle prime connessioni e delle prime amicizie virtuali risuona ancora oggi nel cuore di molti.
Parlo di voi, amici conosciuti o conosciuti meglio, in quel modo. Beatrice, Ester, Rachele, Antonio, Alfonso, Sandro, Fausto, Fortunato. Ma dovrei elencarne molti altri, praticamente le due pointlist!
Forse oggi potremmo imparare dal passato, spingendoci a fare uno sforzo simile a quello di allora, riuscendo a concretizzare esperienze di incontro reali e non solo frequentissimi contatti virtuali!
Gianluca D’Amico, 24/10/2024
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