lunedì 29 gennaio 2024

La passione per l'Informatica

Sono un appassionato di Informatica dall'età di nove anni.
Allora fu il Commodore Vic-20.
Tutto iniziò per la poco diffusione dei software. Acquistavo le riviste con pagine e pagine di sorgenti da battere per ottenere un giochino e, personalizzando questi codici, iniziai a scoprire la programmazione.
Poi fu il Commodore 64, poi 128 e finalmente, l'Amiga.
Non è necessario elencare parimenti tutta la sequenza di PC che fece seguito.
Conosco i seguenti linguaggi di programmazione appresi già da autodidatta e poi approfonditi minuziosamente in seguito: Basic, Pascal, Clipper, Cobol, l'ambiente di sviluppo Visual Studio e in particolare i linguaggi C, C++-

Ho studiato l'informatica alle scuole superiori e poi ho frequentato l'Università di Salerno, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, -Informatica- non completando gli studi, in quanto assunto giovanissimo con ruoli apicali in ambito tech come potrete leggere in seguito.
Ho avuto esperienze negli Stati Uniti, alla Berkshire Country Day School di Lenox per un corso intensivo di informatica e inglese americano e successivamente al MIT, Massachusetts Institute of Technology (CSAIL Laboratory) e alla University of California, Davis. In merito alle esperienze con questi Istituti voglio precisare che mi sono impegnato come "esterno", applicandomi allo studio e rappresentazione di scenari e visioni per lo sviluppo in Intelligenza Artificiale e Informatica. E’ doveroso precisare che non ho mai terminato un piano di studi universitario negli Stati Uniti. Questo soprattutto perché sono stato impegnato immediatamente in altre esperienze di lavoro in tutto il paese, soprattutto in California (San Francisco Bay Area) come sviluppatore freelance. Nessuno con il quale ho fatto un colloquio di lavoro ha voluto aspettare che io terminassi per ingaggiarmi. Ed anche io.  La trentennale esperienza nel settore mi ha portato a sviluppare conoscenze che esulano dall' essere solo di specifico merito ma mi permettono di avere una capacità di visione globale e problem-solving per poter svolgere ruoli di responsabile di progetto in ogni campo dell'informatica e dell’innovazione.

Sono stato programmatore, fin dall'adolescenza e poi con una mia azienda individuale, GDS Gianluca D’Amico Software. Sono stato socio di una sas, attiva nella vendita dell'hardware e del software, la dataProgress e poi consulente esterno per la Infotecnologie (ditta individuale) e ancora sono stato Responsabile di Centro Elaborazione Dati per una società del Gruppo Banco di Napoli SpA, la BN Finrete SIM SpA, mentre adesso lavoro in Banca, Intesa Sanpaolo SpA, nel settore del credito alle imprese con il ruolo di Gestore Imprese Base.
Continuo ad aggiornarmi e a seguire la mia passione attraverso Infotecnologie Club, Club di appassionati di informatica, audio/video ed elettronica di consumo (
www.infotecnologie.it).
Essendo le tecnologie nel senso più ampio e l'informatica, universi continuamente in aggiornamento ed evoluzione ho fatto durante tutta la mia vita, dell’autoformazione, ragione della mia esistenza. Fin da adolescente e a seguire mi sono applicato nello studio su libri di testo di esami di facoltà quali informatica, fisica, e ingegneria e nella ricerca quotidiana dell’aggiornamento e della estensione della conoscenza in questo affascinante settore - ed oggi più che mai - , grazie alla tecnologia che abbatte ogni distanza e mi consente di poter fruire di corsi specialistici, offerti dagli istituti di ricerca più importanti al mondo, senza dovermi muovere da casa.  Tutto ciò perseverando nello spaziare su argomenti da me scelti e quindi di mio PERSONALE interesse.
Detto questo, sento di consigliare a ognuno di voi, di rimanere come me, ETERNI STUDENTI.

In conclusione, voglio lasciare un 'indirizzo' per il settore come rappresentazione del mio livello di pensiero.
Credo che tutto stia crescendo ora più rapidamente che prima e che il progresso della tecnologia continuerà a consentire risultati sbalorditivi come già sta facendo.
Tuttavia, a mio modo di vedere, mi accorgo che la crescita tecnologica, non da pochi anni, ha perso di vista che devono essere gli strumenti tecnologici a ragionare come l'uomo e non viceversa. L'uomo deve rimanere uomo e la macchina deve supportare, in OGNI processo di interazione.


Spero che qualcuno voglia comprendere meglio questa mia VISION.

Grazie.


Aggiornamento: 26/10/2024

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